Name: Rubens Fadini
Country:

Italy
Club: FC Torino
Position:
*CMF,
AMF,
DMFSide: RF/BS
Age: 21-22 years (10/06/1927)
Height: * 172 cm
Weight: * 68 kg
Attack:
71Defence:
70Balance:
77Stamina:
82Top Speed:
78Acceleration:
81Response:
76Agility:
83Dribble Accuracy:
83Dribble Speed:
79Short Pass Accuracy:
85Short Pass Speed:
79Long Pass Accuracy:
84Long Pass Speed:
77Shot Accuracy:
72Shot Power:
81Shot Technique:
70Free Kick Accuracy:
68Curling:
71Header:
77Jump:
82Technique:
84Aggression:
72Mentality:
75Goalkeeper Skills:
50Team Work:
81Injury Tolerance:
BCondition:
4Weak Foot Accuracy:
6Weak Foot Frequency:
5Consistency:
5Growth type:
Early PeakCARDS:
P06 - Pinpoint Pass
S02 - Passer
SPECIAL ABILITIES: Playmaking - Passing - Centre
Attack/Defence Awareness Card: Attack Minded
INFO:
1948-1949 Torino 10 (1)
PALMARES:1 Serie A
Quote:
Un buon triennio con la Gallaratese e nell'estate del 1948, il Torino. Chiuso dagli inarrivabili Grezar e Castigliano si ricava comunque qualche spazio sostituendo ora l'uno ora l'altro, dimostrando gran duttilità, si disimpegna anche al centro della linea mediana. E' un giovane di talento e di sicuro avvenire: sul campo ha un atteggiamento misurato e stile impeccabile, eccelle nella costruzione del gioco e malgrado la scarsa esperienza, dimostra già la sicurezza di un veterano. Qualità che ne fanno un futuro protagonista del Grande Torino.
Quote:
Comincia a giocare nella Ceretti Tanfani, una delle tante squadrette aziendali che caratterizzano il calcio degli anni '40 e '50. Lo notano gli osservatori della Gallaratese e il suo ingaggio è cosa fatta. Del resto è difficile non accorgersi di lui. Mediano dotato di tecnica da interno, gioca a testa alta e sa difendere e costruire con a stessa efficacia. I paragoni sono imbarazzanti, qualcuno dice che abbia qualcosa del grande Valentino Mazzola. Le tre stagioni a Gallarate, confermano le sue credenziali e la successiva tappa, di un cammino che sembra scritto dagli Dei, è Torino, sponda granata. La chiamata di Novo non è certo una sorpresa, per chi ha osservato da vicino la sua crescita tecnica. Nel torneo 1948-49 gioca dieci partite, che sembrano poche, ma sono tante, considerato che davanti a lui ci sono due mostri sacri come Grezar e Castigliano. Dei quali, si vocifera, sarà il naturale sostituto negli anni a venire. Purtroppo, non sarà così. Anche lui, infatti, rimane coinvolto nella sciagura aerea di Superga, che si porta via la squadra più forte mai comparsa sui campi italiani.