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Rubens FADINI 1948-1949
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Author:  Simcav [ Tue Mar 26, 2013 2:35 pm ]
Post subject:  Rubens FADINI 1948-1949

Name: Rubens Fadini

Image

Country: :ITA: Italy
Club: FC Torino
Position: *CMF, AMF, DMF
Side: RF/BS
Age: 21-22 years (10/06/1927)

Height: * 172 cm
Weight: * 68 kg

Attack: 71
Defence: 70
Balance: 77
Stamina: 82
Top Speed: 78
Acceleration: 81
Response: 76
Agility: 83
Dribble Accuracy: 83
Dribble Speed: 79
Short Pass Accuracy: 85
Short Pass Speed: 79
Long Pass Accuracy: 84
Long Pass Speed: 77
Shot Accuracy: 72
Shot Power: 81
Shot Technique: 70
Free Kick Accuracy: 68
Curling: 71
Header: 77
Jump: 82
Technique: 84
Aggression: 72
Mentality: 75
Goalkeeper Skills: 50
Team Work: 81

Injury Tolerance: B
Condition: 4
Weak Foot Accuracy: 6
Weak Foot Frequency: 5
Consistency: 5
Growth type: Early Peak

CARDS:
P06 - Pinpoint Pass
S02 - Passer

SPECIAL ABILITIES: Playmaking - Passing - Centre

Attack/Defence Awareness Card: Attack Minded


INFO:
1948-1949 Torino 10 (1)

PALMARES:
1 Serie A


Quote:
Un buon triennio con la Gallaratese e nell'estate del 1948, il Torino. Chiuso dagli inarrivabili Grezar e Castigliano si ricava comunque qualche spazio sostituendo ora l'uno ora l'altro, dimostrando gran duttilità, si disimpegna anche al centro della linea mediana. E' un giovane di talento e di sicuro avvenire: sul campo ha un atteggiamento misurato e stile impeccabile, eccelle nella costruzione del gioco e malgrado la scarsa esperienza, dimostra già la sicurezza di un veterano. Qualità che ne fanno un futuro protagonista del Grande Torino.


Quote:
Comincia a giocare nella Ceretti Tanfani, una delle tante squadrette aziendali che caratterizzano il calcio degli anni '40 e '50. Lo notano gli osservatori della Gallaratese e il suo ingaggio è cosa fatta. Del resto è difficile non accorgersi di lui. Mediano dotato di tecnica da interno, gioca a testa alta e sa difendere e costruire con a stessa efficacia. I paragoni sono imbarazzanti, qualcuno dice che abbia qualcosa del grande Valentino Mazzola. Le tre stagioni a Gallarate, confermano le sue credenziali e la successiva tappa, di un cammino che sembra scritto dagli Dei, è Torino, sponda granata. La chiamata di Novo non è certo una sorpresa, per chi ha osservato da vicino la sua crescita tecnica. Nel torneo 1948-49 gioca dieci partite, che sembrano poche, ma sono tante, considerato che davanti a lui ci sono due mostri sacri come Grezar e Castigliano. Dei quali, si vocifera, sarà il naturale sostituto negli anni a venire. Purtroppo, non sarà così. Anche lui, infatti, rimane coinvolto nella sciagura aerea di Superga, che si porta via la squadra più forte mai comparsa sui campi italiani.

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