Name: Vinicio VerzaNickname: "Van Den Bosc"
Country:

Italy
Club: AC Milan
Position: *
WF,
AMFSide: RF/RS
Age: 25-28 years (01/11/1957)
Height: 178 cm
Weight: 75 kg
Attack:
78Defence:
47Balance:
78Stamina:
79Top Speed:
84Acceleration:
85Response:
73Agility:
84Dribble Accuracy:
89Dribble Speed:
85Short Pass Accuracy:
82Short Pass Speed:
76Long Pass Accuracy:
83Long Pass Speed:
78Shot Accuracy:
76Shot Power:
84Shot Technique:
78Free Kick Accuracy:
76Curling:
77Header:
78Jump:
78Technique:
87Aggression:
77Mentality:
70Goalkeeper Skills:
50Team Work:
78Injury Tolerance:
BCondition:
5Weak Foot Accuracy:
5Weak Foot Frequency:
5Consistency:
4Growth type:
StandardCARDS:P05 - Mazing Run
SPECIAL ABILITIES: Dribbling
Attack/Defence Awareness Card: Attack Minded
INFO:1976-1977 L.R. Vicenza 22 (2)
1977-1981 Juventus 41 (7)
1981-1982 Cesena 24 (4)
1982-1985 Milan 81 (15)
1985-1988 Verona 67 (8)
1988-1989 Como 16 (0)
PALMARES:
2 Italian Championships
1 Coppa Italia
Quote:
Il numero 7 riceve palla sulla destra, ma è subito braccato. Con una finta si libera del suo diretto marcatore e si lancia a gran velocità verso a porta avversaria. Come Hermes, il messaggero degli dei greci, lui, messaggero del dio del calcio, sembra avere le ali ai piedi. La sua corsa è inarrestabile, i suoi dribbling ubriacanti. I difensori saltati come birilli, il pubblico sugli spalti si stropiccia gli occhi di fronte a tanta meraviglia. Poesia in movimento, il pallone diventa arte. L’arte dei numeri 7, dei Best, dei Meroni, dei Causio. E di Vinicio Verza, un brasiliano nato per caso a Bora Pisani. “Piede magico, tiro bruciante, invenzioni a gogò”. E ancora: bel dribbling, incedere elegante, ottima struttura fisica, grinta e voglia di lottare. E anche buona classe, intelligenza e fantasia. Eppure., così Massimo Burzio definisce Vinicio Verza su ‘Hurrà’ nel novembre 1987… Ma Vinicio Verza come definirebbe se stesso? “Un calciatore atipico, dotato di grandi qualità tecniche, funambolico, ma discontinuo. ‘Il Milan ha il suo brasiliano”, così mi definirono sulla copertina di ‘Forza Milan” e trovo che sia una definizione azzeccata”.
Quote:
Fu soprannominato da Ilario Castagner, allenatore rossonero che seppe valorizzarlo "Van Den Bosc", perché durante la partita faceva cose meravigliose per poi sparire e concedersi lunghe pause. Ma il suo limite è stata la continuità; fumava, non disdegnava le discoteche e la vita notturna.